148. Inoltre ogni uomo vuole essere libero, ed allontanare da sé ciò che non è libero, ovvero ciò che è schiavitù. Come fanciulli sottoposti ad un maestro, vogliamo essere indipendenti, e di conseguenza liberi; così come ogni servo soggetto ad un padrone, ed ogni serva soggetta ad una padrona. Ogni giovane vuole uscire dalla casa di suo padre e sposarsi, allo scopo di agire liberamente nella propria casa. Ogni giovane che vuole lavorare, commerciare o esercitare qualche impiego, mentre svolge il suo apprendistato vuole emanciparsi per essere arbitro di se stesso. Tutti coloro che servono volontariamente per ottenere la libertà costringono se stessi; e quando costringono se stessi, essi agiscono in virtù della libertà secondo la ragione. Ciò avviene in virtù della libertà interiore, che considera la libertà esteriore come servitù. Costringere se stessi non è dunque contro la razionalità, né contro la libertà.


