വ്യാഖ്യാനം

 

Afferrate la corda!

വഴി New Christian Bible Study Staff (മെഷീൻ വിവർത്തനം ചെയ്തു Italiano)

Il traino della corda

C'era una piccola montagna da sci vicino a Warren, in Pennsylvania, chiamata "Buckaloons". La prima volta che ho messo gli sci (tranne che nel giardino di casa) è stato proprio a Buckaloons. C'era una fune che ti portava in cima alla pista dei coniglietti. Ci si aggrappava e si saliva, senza problemi, a meno che non si perdesse l'orientamento o lo facesse la persona davanti a noi.

Il traino della corda è una buona metafora della vita spirituale. La corda è lì, in funzione, pronta a tirare. C'è un flusso costante di amore e saggezza, da parte del Signore, che scende dalla montagna fino in fondo, si gira, offre appigli e risale la montagna per unirsi a Lui. Se ci afferriamo, ci tira verso l'alto. Se non lo facciamo, continua a correre, pronta per la nostra prossima decisione spirituale. Mentre noi annaspiamo.

C'è una base biblica per questa metafora? Sì:

"Geova mi ha visto lontano e mi ha detto: "Ti ho amato di un amore eterno, perciò ti ho attirato con misericordia"". (Geremia 31:3)

"E la mia mano ha trovato, come un nido, gli averi dei popoli; e come si raccolgono uova abbandonate, così io ho raccolto tutta la terra; e non ce n'è stato uno che sia volato via sull'ala, o che abbia aperto la bocca, o che abbia cinguettato". (Isaia 10:14)

"E io, se sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me". (Giovanni 12:32)

"Ma vedendo il forte vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò dicendo: "Signore, salvami". E subito Gesù, stendendo la mano, lo prese e gli disse: "O tu di poca fede, perché hai dubitato? (Matteo 14:30-31)

E quando Gesù viene crocifisso con i due ladroni, uno "afferra la corda" e l'altro no:

"E uno dei malfattori che erano appesi accanto a lui lo bestemmiava, dicendo: "Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi". Ma l'altro, rispondendo, lo rimproverò dicendo: "Non temi Dio, perché sei nello stesso giudizio? E noi siamo giusti, perché riceviamo le cose di cui siamo degni per ciò che abbiamo commesso, ma quest'uomo non ha commesso nulla di male. E disse a Gesù: "Ricordati di me, Signore, quando verrai nel tuo regno". E Gesù gli rispose: "Amen, ti dico che oggi sarai con me in paradiso". (Luca 23:39-43).

Infine, ecco un brano tratto da "La vera religione cristiana":

"In realtà c'è una specie di campo che emana costantemente dal Signore, che attira tutti verso il cielo. Riempie l'intero mondo spirituale e l'intero mondo fisico. È come una forte corrente nell'oceano che porta segretamente le navi. Tutte le persone che credono nel Signore e vivono secondo i suoi comandamenti entrano in questo campo o corrente e vengono sollevate. Coloro che non credono, invece, non sono disposti a entrarvi". (La Vera Religione Cristiana 652)

സ്വീഡൻബർഗിന്റെ കൃതികളിൽ നിന്ന്

 

Vera Religione Cristiana #462

ഈ ഭാഗം പഠിക്കുക

  
/ 853  

462. La quarta. Guardai sopra una costa marittima, nel mondo spirituale, e vidi un porto magnifico. Mi avvicinai e ne esaminai l'interiore, ed ecco vi erano delle navi grandi e piccole, e in quelle navi, mercanzie di ogni genere e sui trasti stavano seduti dei fanciulli e delle fanciulle che distribuivano quelle mercanzie a chi ne voleva; e dicevano noi aspettiamo di vedere le nostre belle testuggini, che adesso vengono su dal mare verso di noi. Ecco io vidi delle testuggini piccole e grandi sui cui gusci vi erano delle testuggini cucciole che erano rivolte verso le isole vicine. Le testuggini padre avevano due teste, una grande circondata da un guscio simile a quello del corpo, da cui risplendevano, e l'altra piccola come comunemente l'hanno le testuggini, la quale ritiravano nella parte anteriore del corpo, e in un modo appena visibile la mettevano anche dentro la testa grande. Io tenevo gli occhi fissi sulla grande testa risplendente, e vedi che se aveva una faccia come di un uomo, e parlava con i fanciulli e le fanciulle che erano seduti sui trasti, e lambiva le loro mani;e allora le fanciulle e i fanciulli carezzavano quelle testuggini e davano loro da mangiare delle leccornie, e anche delle cose preziose, come stoffe di seta per indumenti, legno odorifero per le tavole, della porpora per ornamenti e lo scarlatto per imbellettare. Dopo aver veduto queste cose, desideravo sapere quel che esse rappresentassero, perché mi era noto che tutte le cose che appaiono nel mondo spirituale, sono corrispondenze, e rappresentano le cose spirituali che appartengono all’affezione e al pensiero. E allora alcuni angeli parlarono con me dal cielo e mi dissero: Tu stesso conosci quel che rappresenta il porto, le navi, ed anche i fanciulli e le fanciulle sopra le navi; ma tu non sai quel che rappresentano le testuggini. Poi mi dissero: le testuggini rappresentano quelli che nel clero separano interamente la fede dalla carità e dalle sue buone opere, affermando in loro stessi che tra fede e carità non vi è assolutamente nessuna congiunzione, ma che lo Spirito

Santo, per la fede in Dio Padre, in considerazione del merito del Figlio, entra nell'uomo e purifica i suoi interiori fino alla sua propria volontà, che essi si figurano come un piano ovale; e che quando l'operazione dello Spirito Santo si avvicina a quel piano, essa si pieghi dalla sua parte destra, girando senza toccarlo; e che così la parte interiore o superiore della natura umana è per Dio, e la parte esteriore o inferiore, è per l'uomo. Di conseguenza non appare dinanzi a Dio nulla di quello che l’uomo fa, sia il bene, sia il male; non il bene, perché esso è meritorio; né il male, perché è il male; poiché sostengono che sei il bene e il male apparissero dinanzi a Dio, l'uomo in forza dell'uno e dell'altro perirebbe; e che essendo così, è permesso all'uomo di volere, pensare, dire e fare tutto quello che gli piace, purché sia cauto in ragione del mondo. Domandai se fosse anche permesso di pensare di Dio che gli non è onnipresente, né onnisciente. Mi risposero dal cielo: Essi pretendono che anche questo sia loro permesso, perché Dio, presso colui che ha ottenuto la fede ed è stato per essa purificato e giustificano, non guarda ad alcuna cosa del suo pensiero e della sua volontà; e che l'uomo mantiene sempre nel seno interiore, o nella regione superiore della sua mente, la fede che aveva ricevuto nel suo atto, e che quell'atto può talvolta ritornare ad insaputa dell’uomo. Queste persuasioni sono rappresentate dalla piccola testa che si ritira nella parte anteriore del corpo, che essi ritirano nella testa grande, quando parlano con i laici; perché essi parlano loro non con la piccola testa, ma con quella grande, che appare come se avesse un volto umano; e secondo la Parola, essi parlano con loro dell'amore, della carità, delle buone opere, dei Precetti del Decalogo, della penitenza e desumono dalla Parola quasi tutto quello che attiene a questi soggetti; ma allora fanno entrare nella testa grande la piccola testa, secondo la quale essi intendono interiormente in se stessi che tutte queste cose non devono essere fatte per Dio, né per la salvezza, ma solamente per il bene pubblico e privato. Tuttavia, dato che è dalla Parola che essi parlano con soavità ed eleganza intorno a questi soggetti, soprattutto intorno al Vangelo, all'operazione dello Spirito Santo e alla salvezza, perciò essi sembrano ai loro uditori come uomini preziosi, e come i più saporiti di quanti abitano sopra tutta la terra. È per questo che tu hai venduto i fanciulli e le fanciulle sedute sui trasti delle navi dar loro delle vivande squisite e degli oggetti preziosi: sono dunque costoro che tu hai veduto rappresentati come testuggini. Nel tuo mondo poco si distinguono dagli altri, eccettuato in questo, che essi si credono i più sapienti di tutti, e si beffano degli altri, perfino di quelli che sono in una dottrina simile in quanto alla fede, ma non nei loro arcani; essi portano con sé negli indumenti un certo segno da cui si fanno distinguere dagli altri.

Colui che mi parlava aggiunse: Io non ti dirò quello che essi pensano delle altre cose dalla fede, per esempio dell'elezione, del libero arbitrio, del battesimo e della Santa Cena; sono segreti che essi non divulgano, ma noi dal cielo li sappiamo. Ora, dato che essi sono tali nel mondo, e dopo la morte non è permesso ad alcuno di parlare altrimenti da quel che pensa, perciò allora, non potendo parlare altrimenti che secondo le follie dei loro pensieri, vengono reputati come dementi, cacciati della società e infine precipitati nel pozzo dell'abisso di cui si parla in Rivelazione 9:2; e divengono spiriti corporali, e appaiono come mummie egiziane; perché negli interiori della loro mente si è formato un callo, perché nel mondo essi vi avevano interposto siepe. La società infernale di questi spiriti confina con la società dei macchivellisti, ed essi entrano indistintamente dall'una nell'altra, e si chiamano fra loro compagni; ma ne escono, perché differiscono in questo che vi fu presso di loro qualche cosa di religione concernente l'atto della giustificazione per la sola fede, mentre fra i machiavellisti non vi è nulla della religione.

Dopo che io li ebbi visti cacciare dalle società, e dopo che furono radunati per essere precipitati, vidi nell'aria una nave volante con sette vele, e sopra quella nave dei piloti e dei marinai vestiti di indumenti di porpora, aventi sui loro berretti delle magnifiche corone di lauro, che gridavano: Eccoci nel cielo; noi siamo dottori porporati, e di preferenza tutti laureati, perché noi siamo i capi dei sapienti di tutto il clero d'Europa. Io ero meravigliato di ciò che vedevo; ma mi fu detto che erano immagini del fasto e pensieri ideali che si chiamano fantasie provenienti da coloro che prima mi erano apparsi come testuggini, e che ora essendo stati, come dementi, cacciati dalle società e radunati, stavano insieme in uno stesso luogo. E allora io desiderai parlare con quelli, e mi avvicinai al luogo dove essi erano, e salutandoli, dissi: Siete voi che avete separato gli interni degli uomini dai loro esterni, e l'operazione dello Spirito Santo come se fosse nella fede, dalla sua cooperazione con l'uomo fuori dalla fede, e di conseguenza avete separato Dio dall'uomo? Non avete voi così allontanato dalla fede, non solo la carità e le sue opere, come hanno fatto molti altri dottori del clero, ma anche la stessa fede in quanto alla sua manifestazione dinanzi a Dio, dall'uomo? Ma, di grazia, preferite che io parli con voi sopra questo soggetto secondo la ragione o secondo la Sacra Scrittura? Risposero: Parla prima secondo la ragione. Ed io parlai, dicendo: In che modo l'interno e l'esterno presso l'uomo possono essere separati; chi non vede, o chi non può vedere in virtù della percezione comune, che tutti gli interiori dell'uomo si prolungano e continuano nei suoi esteriori, e fino ai suoi estremi, per produrre i loro effetti e operare le loro opere? Gli interni non sono per gli esterni, al fine di terminarsi in essi e sussistervi, e così esistere, pressappoco come una colonna sul suo piedistallo? Voi potete vedere che se non vi fosse continuità e di conseguenza congiunzione, gli estremi si dissolverebbero e svanirebbero come bolle di sapone in aria. Chi può negare che le operazioni interiori di Dio nell'uomo siano miriadi di miriadi, senza che l'uomo ne sappia nulla? E d'altronde a cosa gli gioverebbe di saperne qualcosa? Basta che egli conosca gli estremi, nei quali col suo pensiero la sua volontà è con Dio. Ma ciò sarà illustrato con un esempio. L'uomo conosce le operazioni interiori del suo linguaggio? Sa egli come il polmone attira l'aria con la quale riempie gli alveoli i bronchi e i lobi; in che modo spinge quell'aria nella trachea e la cambia in suono; come quel suono viene modificato nella glottide con il concorso della laringe; come poi la lingua lo articola, e come le labbra completino l’articolazione, affinché divenga linguaggio? Tutte queste sequenze interiori, di cui l'uomo non sa nulla, non sono forse negli estremi, affinché l'uomo possa parlare? Se rimuovete una sola di queste operazioni interiori della sua continuità con gli estremi, potrebbe egli parlare più che un tronco? Valga ancora un esempio. Le due mani sono gli ultimi dell'uomo; gli interiori che terminano in esse, non vengono forse dalla testa, attraverso il collo, quindi attraverso il petto, le spalle, le braccia e i gomiti? Non vi sono forse innumerevoli tessuti muscolari, innumerevoli falangi di fibre motrici, innumerevoli fasci di nervi e di vasi sanguigni, e molte giunture ossee con i loro legamenti e le loro membrane? L'uomo sa qualche cosa della loro azione? E nondimeno, le mani operano in virtù dell’interazione di ciascuna di queste parti. Supponete che questi interiori verso il polso si ripieghino a destra o a sinistra, e che non entrino per continuità nella mano; la mano non si staccherebbe dal braccio, e non si putreferebbe come una parte divelta e senza vita? Anzi, se mi volete credere, sarebbe come del corpo se l'uomo,fosse decapitato. Assolutamente la stessa cosa sarebbe della mente umana e delle sue due vite, volontà e l'intelletto, se le Divine operazioni che appartengono alla fede e alla carità, finissero nel mezzo della via, e non tendessero per continuità fino all'uomo; certamente allora l'uomo sarebbe non solo un bruto, ma un tronco putrido. Ecco quel che io avevo da dire secondo la ragione. Ora se volete udirmi, io dimostrerò che le stesse cose sono conformi alla Sacra Scrittura: il Signore non dice forse: Dimorate in me e io dimorerò in voi. Io sono la vite; voi i tralci; chi diavolo in me ed io in lui, Quelli porta molto frutto (Giovanni 15:4). I frutti non sono forse le buone opere che il Signore fa per l'uomo è che l'uomo fa per sé stesso, dal Signore? Il Signore dice ancora: Io sono alla porta e picchio, e da colui che mi apre, io entro e ceno con lui, ed egli con me (Rivelazione 3:20). Il Signore non dà delle mine e dei talenti affinché l'uomo li impieghi e ne tragga profitto e al fine di dargli, secondo il profitto, la vita eterna (Matteo 25:14-30; Luca 19:12-26). Il Signore non dà a ciascuno la mercede secondo il lavoro nella vigna (Matteo 20:1-17). Ma questi non sono che pochi passi della Parola; se ne posso riempire delle pagine con quelli, nei quali si dice che l'uomo deve fare dei frutti come l’albero, che deve operare secondo i precetti, che deve amare Dio è il prossimo ecc. Ma io so che la vostra propria intelligenza non può avere, con gli insegnamenti che risultano dalla Parola quale essa è in sé, nulla in comune. Nonostante voi abbiate questi insegnamenti nella bocca, nondimeno, le vostre idee li pervertono; e voi non potete fare altrimenti, perché voi allontanate dall'uomo tutte le cose di Dio in quanto alla comunicazione, e quindi in quanto alla congiunzione; che altro dunque vi rimane se non allontanare anche tutte le cose del culto? Dopo di ciò essi mi apparvero nella luce del cielo, che scopre e manifesta quale è ognuno in sé. E allora io non li vedi più come prima, sopra una nave in aria, quasi nel cielo, né vestiti di indumenti di porpora, la testa coronata di lauro, ma in un luogo arenoso, con abiti a brandelli e le reni cinte di reti di pescatori, attraverso le quali apparivano le lo nudità; e allora furono mandati in una società che era al confine con la società dei machiavellisti.

  
/ 853  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.